Non sempre le piante infestanti possiamo chiamarle “erbacce”, una di queste è l’equiseto, grandissimo alleato per una coltivazione realmente biologica!
Il nostro orto dei vimini ne viene periodicamente invaso, essendo localizzato accanto ad un corso d’acqua, favorito dal clima di questo mese, l’equiseto rinasce imperterrito!
Per la gioia di Aldino che, munito di zappa, poi pulisce tutto!
Però ☝️ tutto quello che estirpiamo lo impieghiamo poi per la cura degli ortaggi facendo il decotto o il macerato.
Fare un orto biologico, infatti, non vuol dire non fare nulla per difendere le piante da malattie e parassiti!
Il decotto o il macerato di equiseto permettono di prevenire o contenere molte delle malattie crittogamiche che potrebbero aggredire le verdure.
Quindi, evviva le erbacce!
Proprietà e preparazione del decotto
Rinforza la pianta contro le malattie fungine e può essere usato regolarmente una volta ogni quindici giorni.
Per ottenere 1 litro di prodotto, da spruzzare sulle foglie delle piante, si parte da 20 g di equiseto fresco o 4 g di equiseto essiccato, da preparare in 100 ml di acqua facendo sobbollire per 40-60 minuti. Il decotto va poi filtrato, dopodiché si aggiunge acqua fino a raggiungere il litro.
Proprietà e preparazione del macerato
Il macerato si usa come rinforzante e fertilizzante fogliare, oppure in fase di irrigazione come fertilizzante radicale.
Per ogni 10 litri di acqua serve 1 kg di pianta fresca 0 100 g di pianta essiccata. La droga va immersa in un recipiente pieno d’acqua, avendo cura di mescolare 1-2 volte al giorno.
Prima di immergerla conviene porla in un sacco di juta o di stoffa che servirà da filtro preventivo.
Il macerato di equiseto emana un odore intenso e sgradevole. L’aggiunta al macerato di 10-20 g di litotamnio (farina di alghe calcaree) o di bentonite contribuisce a ridurre il forte odore. Il preparato è pronto dopo una settimana.
Si utilizza filtrato e diluito 1:10 (1 litro di macerato per 10 litri di acqua) irrorandolo sulle piante per rinforzare e fertilizzare le foglie, oppure si aggiunge all’acqua di irrigazione per fertilizzare le radici.